Sempre più apprezzato anche al di là dei confini della Basilicata, il fagiolo di Sarconi rappresenta un’autentica eccellenza nel panorama agroalimentare lucano.
Sapido, tenero e gradevole al palato, è un legume unico nel suo genere, facilmente digeribile e dagli straordinari effetti benefici sulla salute. Non a caso dal 1996 ne è stata riconosciuta la qualità col marchio di tutela “I.G.P.” della Comunità Europea.
Storia e luoghi di produzione
La coltivazione del fagiolo ha sempre avuto un ruolo di grande importanza per la popolazione locale, rappresentando specie tra i contadini più poveri una valida alternativa alla carne. Non è dunque un caso che la “Carta dei prodotti alimentari delle Province Continentali del Regno delle due Sicilie” (del 1865) riportasse proprio il sacco di legumi come simbolo del territorio.
Le pratiche adottate dagli agricoltori restano ancora quelle tradizionali, come tramandate per generazioni: la raccolta, la battitura e la cernita vengono effettuate quasi esclusivamente a mano.
Oltre a Sarconi, l’areale di produzione abbraccia i comuni di Grumento Nova, Tramutola, Marsico Nuovo, Paterno, Montemurro, Marsicovetere, Moliterno, San Martino d’Agri, Spinoso e Viggiano.
Caratteristiche e proprietà
Le ragioni dell’unicità del fagiolo di Sarconi stanno proprio nel territorio dell’Alta Val d’Agri, caratterizzato da terreni fertili e privi di calcare, abbondanti acque sorgive e un clima con forti escursioni termiche estive. Simili condizioni donano al fagiolo una buccia sottile ma resistente in cottura (che avviene quindi in maniera rapida e uniforme e senza alterazioni nella consistenza), e un alto contenuto di zuccheri semplici che gli conferisce un’elevata digeribilità e un caratteristico sapore tendente al dolce.
Ricerche condotte dall’Università degli Studi della Basilicata in collaborazione con il Consorzio di Tutela Fagiolo di Sarconi I.G.P., peraltro, hanno evidenziato la presenza di sostanze utili a contrastare il diabete e mantenere costante il livello di glicemia.
Gli ecotipi coltivati sono più di 20: riso o tondino bianco, tovagliedde, rampicanti, verdolini, ciuoti o regina, tabacchino, munachedda, cannellino, sono solo alcune tra le varietà più apprezzate.
Sagra del fagiolo di Sarconi I.G.P.
Ogni anno tra 18 e 19 agosto il comune di Sarconi si trasforma nella “Capitale Europea del fagiolo”, con una sagra che ormai accoglie migliaia di persone da tutta Italia. Una due giorni in cui si può gustare il legume in svariate preparazioni, passando dalle tradizionali zuppe a inconsueti dolci tra cui il gelato, la pasta di mandorle, la crema spalmabile e, ultima creazione, la birra al fagiolo.