Nel piccolo borgo di Montemurro è possibile ammirare e contemplare i tanti graffiti realizzati nel tempo da artisti provenienti da tutto il mondo, utilizzando la tecnica del graffito polistrato.
L’idea di trasmettere la tecnica del graffito polistrato si sviluppa nel 2003 a Montemurro grazie alla vivacità del maestro Giuseppe Antonello Leone, scomparso nel 2016. L’artista campano iniziò fin da giovanissimo a realizzare affreschi e mosaici e nel 1965 decise di creare un graffito di malte colorate con ben 10 strati, reinventando una nuova tecnica, con sabbie, calce e pigmenti trovati nel territorio della Val d’Agri. Un’alchimia di materiali che sapientemente composti e impastati danno origine ad un graffito pittorico che con il tempo diventa materiale duro, quasi pietrificato. Il graffito polistrato di Montemurro è oggi diventato unico sia per il gran numero di strati possibili che per l’uso del materiale, trovato e raccolto sul territorio.
Nel 2007 nasce il progetto “Un graffio per mille colori”, che vede i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Montemurro lavorare sui paesaggi, sui vicoli e sui personaggi dipinti da Maria Padula, trasferendo le loro emozioni su pannelli graffiati. Nel 2010 il lavoro della scuola prende forma nell’Edizione Artistica, e da allora, nell’ultima decade di agosto, Montemurro ospita affermati artisti nazionali e internazionali, i cui graffiti vengono donati alla comunità e affissi lungo i muri dell’abitato
Nel paese sono oggi installate oltre 50 opere, che hanno dato vita, così, a un vero e proprio museo a cielo aperto.
La Scuola del Graffito Polistrato è attiva tutto l’anno e, attraverso workshop, visite guidate e progetti con gli Istituti di Formazione, fa conoscere e insegna questa speciale tecnica a chiunque abbia voglia di realizzare un proprio graffito.