Viggiano è la patria della Madonna Nera, Regina e Patrona delle genti lucane. La statua lignea, databile intorno al XII-XIII secolo, da settembre a maggio è custodita nella Chiesa di Santa Maria del Deposito, elevata da Paolo VI a Basilica Pontificia Minore. Ricostruito nel 1735 in stile tardo barocco, il tempio è situato proprio al centro del paese, e conserva al suo interno preziose opere d’arte.
L’edificio sacro è a tre navate, con soffitto a cassettoni intarsiato di oro zecchino e di stucchi, opera eseguita con maestria dal Frezza nel 1854. Incastonate al centro, due grandi tele di scuola napoletana, una raffigurante l’Annunciazione e l’altra l’Assunzione.
Sulle pareti interne della Chiesa trovano collocazione altre numerose tele di grande spessore: la tela di Giansenio Ferrari (1714), raffigurante la Madonna del Sacro Monte in trono, con ai piedi i Patroni del Regno di Napoli San Gennaro e San Francesco di Paola; quella dell’Immacolata di Filiberto Guma da Pignola del 1656 e le opere raffiguranti l’Annunciazione tra i Santi Giovanni Battista e Vito martire, provenienti probabilmente dall’antica chiesa madre distrutta dal terremoto del 1857. Di notevole valore, l’altare del Santissimo interamente in pietra di Padula e il settecentesco trono ligneo in oro zecchino, custode del prezioso simulacro della Madonna.
Il portone in bronzo e oro zecchino è stato realizzato dallo scultore lucano Mario Santoro e descrive episodi salienti della storia del Santuario, dalle sue lontane e leggendarie origini basiliane, all’ultima incoronazione realizzata da Giovanni Paolo II nell’aprile del 1991.
Decisamente imponente il campanile, dotato inizialmente di un gruppo di cinque campane, a cui se n’è aggiunta una sesta di circa undici quintali a ricordo del Giubileo del 2000.
La Chiesa conserva anche le reliquie del martire romano San Prospero.