INGREDIENTI
Pasta:
- 300 g di farina
- 2 uova
- pizzico di sale
- acqua q.b.
Ripieno:
- 175 g di ricotta di pecora
- 1 uovo
- 35 g di pecorino
- Sale
- una manciata di prezzemolo
Per il sugo:
- 500 g. polpa di pomodoro
- cipolla
- qualche foglia di basilico
- 1 dl. olio extravergine d’oliva
- Sale q.b.
- Pecorino grattugiato
PREPARAZIONE
La prima cosa da fare è preparare il sugo. Soffriggete in olio extra vergine d’oliva la cipolla, dopodiché aggiungete la polpa di pomodoro, le foglie di basilico e salate q.b., lasciate cuocere a fuoco lento.
n una terrina preparate il ripieno per i “Cauzun” unendo tutti gli ingredienti,
Amalgamate il tutto fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Ora la terza cosa da preparare è l’impasto.
Setacciate la farina e disponetela a fontana sul piano di lavoro. Nel centro della fontana ponete le uova ed il sale. Iniziate ad impastare aggiungendo un po’alla volta l’acqua.
Lavorate la pasta finché sarà liscia ed omogeneo. Coprite il vostro panetto e fatelo riposare per una mezz’oretta.
Occhio a rispettare questo passaggio altrimenti la pasta non si stende per bene!
Successivamente, stendete la pasta e ritagliate con la rotella dentata tanti quadrati di 5 cm circa, al centro di questi ponete un cucchiaio di ripieno e richiudetelo sovrapponendo un altro strato di sfoglia.
Sigillate i lembi e rifilateli per bene o con la rotella dentata oppure con una forchetta (Vd. foto).
Cuocete i ravioli in acqua bollente salata e scolateli quando iniziano a salire in superficie; dopodiché conditeli con la salsa che avete preparato precedentemente.
BUON PRANZO!
NOTA: una variante è l’aggiunta del macinato nel ripieno e un condimento a base di sugo di salsiccia.
CURIOSITÀ
La ricetta è antica e si tramanda di generazione in generazione, subendo modifiche a seconda del luogo di provenienza. Il termine “CAUZUN” deriva da una parola dialettale lucana che significa “pantaloni”; proprio perché il ripieno è racchiuso tra due lembi.