Il MUVIG (Museo delle Tadizioni Locali) di Viggiano, paese della Val d’Agri noto per il forte culto della Madonna Nera e per la ricca tradizione arpistica, nasce all’interno del convento francescano costruito nel 1473.
Il progetto di edificazione è durato 3 anni, dal 2000 al 2003, durante i quali sono stati raccolti 300 tra oggetti e suppellettili di dimensioni varie. Il lavoro, realizzato per volontà dell’amministrazione comunale del paese e dell’Istituto Scolastico Comprensivo, ha dato vita a un’esposizione permanente di oggetti usuali di un popolo passato, un lavoro didattico innovativo nato inizialmente dalla necessità di far conoscere agli alunni la storia locale. Non si tratta semplicemente di recuperare un’identità, ma di costruire l’identità del territorio stesso.
L’idea è stata quella di decontestualizzare gli oggetti dal loro uso comune sottraendoli alla decadenza e all’invecchiamento, per dar loro un nuovo significato e una nuova vita all’interno di uno spazio espositivo permanente. Tale operazione di ready-made non ha voluto raggruppare gli oggetti e gli utensili raccolti come semplici esperienze di un passato ormai svanito ma, al contrario, ha conferito agli stessi una nuova vita, contestualizzandoli agli ambienti di vita pastorale e ai mestieri di una volta. Le tematiche generali riguardano: l’abitazione (la masseria), il lavoro (agricoltura, pastorizia, viticoltura), i mezzi di trasporto (l’asino, il carro), l’abbigliamento e lo svago (feste patronali, balli e canti).
L’esposizione sensoriale e sensazionale creata è divisa per sale, ognuna scandita da un luogo esperienziale che può essere vissuto attraversando, manipolando e vivendo gli oggetti esposti.