INGREDIENTI
Per l’impasto:
- 500 g di farina
- 6 uova intere più un tuorlo a parte
- 6 cucchiai di strutto
- Un pizzico di sale
Per il ripieno:
- 2 uova sode
- 1 soppressata locale
- 500 g di toma fresca
- 125 g di formaggio pecorino stagionato
- 5 uova
PREPARAZIONE
Iniziate a preparare l’impasto setacciando la farina e disponendola a fontana. Nel centro della fontana ponete 6 uova intere e un tuorlo, aggiungendo un pizzico di sale e 6 cucchiai di strutto.
Lavorate l’impasto finché non diventa omogeneo.
Dividete in due parti non uguali il panetto, creando con il matterello due sfoglie, delle quali la più grande verrà utilizzata per la base.
Per quanto riguarda il ripieno, tagliate a cubetti la soppressata lucana, le uova sode e la toma. Infine, unite al composto il formaggio e le uova e mescolate il tutto.
A questo punto, ungete con lo strutto una teglia e adagiatevi la sfoglia più grande. Versatevi il ripieno e ricoprite con la sfoglia rimasta.
Con molta cura, fate aderire per bene i bordi delle sfoglie, dopodiché prendete il tuorlo d’uovo (precedentemente sbattuto) e usatelo per spennellare l’intera superficie della torta.
Per concludere, affinché la “cazzola” non si gonfi in cottura, bucherellate la sfoglia in più punti con i rebbi di una forchetta.
Cuocete la torta lucana in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.
Una volta sfornata, fatela raffreddare leggermente e servitela a fette.
BUONA PASQUA A TUTTI!
N.B. Una variante prevede l’aggiunta del riso.
CURIOSITÀ
La “cazzola” o “scarcedda” a seconda del paese, è un tradizionale rustico pasquale, non solo lucano ma tipico anche di altre regioni meridionali come Puglia e Campania. Rappresenta un piatto ricco di gusto e dall’importante significato religioso: non a caso l’ingrediente centrale della ricetta è l’uovo, simbolo in molte civiltà antiche di rinascita e resurrezione.
Essendo un piatto sostanzioso, è tradizione consumarlo il giorno di Pasqua, poiché rappresenta la fine del digiuno previsto dalla Quaresima.
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