La Chiesa Madre di Sant’Antonio è uno dei luoghi di culto di assoluta bellezza che si deve visitare nel centro grumentino.
Costruito agli inizi del XII secolo (1118) su un preesistente tempio pagano, l’edificio sacro venne dedicato a Sant’Antonino, martire di Apamea, il cui culto venne importato a Saponara (l’antico nome di Grumento Nova) da Guglielmo d’Altavilla. Nel 1857 fu distrutto da un terribile terremoto che rase al suolo quasi tutto il paese, dopodiché fu ricostruito.
La splendida facciata è in stile neoclassico, mentre all’interno svetta un controsoffitto dipinto a cassettoni del XIX secolo che, nella volta del presbiterio, conserva un dipinto ottocentesco raffigurante l’ultima cena. Inoltre, i lavori di restauro che sono seguiti al terremoto del 1980, hanno portato alla luce tracce di affreschi cinquecenteschi, di buona fattura e unici nel loro genere.