A settembre, le genti lucane tutte si riuniscono nella cittadina di Viggiano per festeggiare la loro protettrice: la Madonna Nera, regina della Lucania e cuore pulsante della devozione religiosa di questa regione e di quelle circostanti.
La Madonna Nera tra Storia e leggenda
La storia della Madonna di Viggiano è molto antica, e inizia con una città distrutta: la statua fu infatti venerata nella città di Grumentum, fino alla sua distruzione avvenuta intorno al 1050 d.C. per mano dei Saraceni, che indusse il Clero in fuga a nasconderla sulla cima del vicino Monte di Viggiano.
La leggenda narra di alcuni pastori che qualche secolo dopo, attirati da strani bagliori, segnalarono per primi il luogo in cui era stata nascosta. Miracolosamente intatta, la statua fu condotto a Viggiano e collocato nella cappella di Santa Maria fuori le mura, che divenne la sede urbana del Santuario costruito sulla cima del Monte, sul luogo del ritrovamento.
Si stabilì la tradizione di celebrare due volte l’anno la Madonna di Viggiano: la prima domenica di maggio, quando dal Santuario la statua viene trasferita sulla vetta, e la prima domenica di settembre, quando dal Monte ritorna in paese.
Una seconda leggenda vuole che sia stata la statua stessa a scegliere il luogo della sua permanenza: quando gli abitanti della vicina Marsicovetere portarono via il simulacro per dargli una sede nel loro paese, la Vergine da sola tornò nella cappella sul Monte di Viggiano.
La celebrazioni
La devozione dei fedeli nel corso degli anni è rimasta intatta: stendardi portati dai pellegrini accompagnati da zampogne e organetti, il girare per tre volte intorno alla cappella del Monte prima di entrarvi, il toccare l’urna della Madonna con rami o fiori, il contendersi l’onore di portare a spalla la statua, restano segni di una fede semplice e sincera.
Circa 50 mila pellegrini ogni anno giungono nelle strade del paese della Val d’Agri durante la prima domenica di settembre per salutare l’arrivo della Madonna Nera (mentre i festeggiamenti “profani” si concludono il giorno successivo con il concerto di importanti artisti, di respiro spesso internazionale.
Il simulacro
La statua lignea è fondamentalmente di stile bizantino, mentre la copertura in oro zecchino risale agli anni della dominazione spagnola (è molto simile difatti alla Madonna di Montserrat). La tipica coloritura bruna fu invece scelta dalle genti locali, che con questo colore volevano identificarla come la madre dell’intera Umanità d’Oriente e Occidente.
Curiosità
A Melbourne, nella chiesa di Saint Anthony’s Shrine, si trova una fedele riproduzione della statua della Madonna di Viggiano, giunta in Australia nel novembre del 1964 e voluta fortemente dai coloni viggianesi e lucani del Viggiano Social Club (ora Federazione Lucana).
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