INGREDIENTI
- 100 g di grano tenero
- 100 g di fagioli
- 100 g di mais
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaio di polvere di peperone “crusco”
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale q.b.
PREPARAZIONE
Lasciate il grano, i fagioli e il mais a bagno per 12 ore in recipienti separati.
In una grossa pentola colma d’acqua, mettete a cuocere a fuoco lento il grano per circa un’ora e mezza. Fate la stessa cosa per il granoturco, che farete cuocere per circa 45 minuti, e i fagioli per 40 minuti. Durante la cottura, aggiungete del sale e dell’acqua calda se necessario.
In una padella fate soffriggere per qualche minuto la polvere di peperone “crusco” con l’olio, il sale e l’aglio tritato. Aggiungete nella padella con il soffritto il grano, i fagioli e il mais. Lasciate insaporire la zuppa a fuoco basso, per circa 5 minuti.
Servite la cuccìa ancora calda e condite con un filo d’olio extravergine di oliva.
CURIOSITÀ
La “cuccìa” (o “grano dei morti”) è un’antichissima preparazione diffusa in quasi tutto il bacino del Mediterraneo e diversi paesi dell’Europa orientale. Il termine deriva dal greco τα κοκκια, ovvero i grani, i granuli. Nell’antica Grecia infatti era consuetudine preparare pietanze composte da grandi quantitativi di semi in occasione di particolari rituali dedicati alla commemorazione dei defunti.
I semi contenuti nella ricetta possiedono il significato simbolico della rinascita e dell’affermazione della luce sull’oscurità.
Secondo una tradizione lucana, la sera del 12 dicembre ogni famiglia prepara la cuccìa, affinché durante la notte Santa Lucia possa imprimere il suo segno su di essa; il giorno successivo il piatto viene condiviso con amici e parenti.