INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per i ferricelli:
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 2 uova
- Acqua tiepida q.b.
Per il sugo:
- 1L di salsa di pomodoro
- 200 g di salsiccia “pezzente”
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 spicchio di aglio
- 1 radice di rafano
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.
PREPARAZIONE
Iniziate con la preparazione del sugo. Fate rosolare in una padella il pezzente con olio e aglio, sfumatelo poi con del vino bianco e quando sarà colorito aggiungetevi la salsa di pomodoro.
Fate sobbollire a fuoco basso per circa un’ora, irrorando se necessario con dell’acqua.
Nel mentre portatevi avanti con la preparazione dei ferricelli: disponete la farina a fontana, rompete le uova all’interno e sbattetele con una forchetta, aggiungendo un pizzico di sale.
Impastate fino a quando il composto non risulterà liscio ed omogeneo. Una volta pronto il panetto, copritelo con un canovaccio e lasciatelo riposare per mezz’ora circa.
Dopodiché, ricavate dall’impasto dei panetti più piccoli e prelevate da questi dei cilindri di 5 cm di lunghezza e dal diametro di 1 cm circa. Spolverateli con della farina.
Posizionate su ogni cilindro di pasta il ferretto, e con un po’ di pressione fatelo rotare avanti e indietro sul cilindro. Una volta pronti, allineate i ferricelli sulla spianatoia, copriteli con un canovaccio e lasciateli riposare per una mezz’ora.
Una volta pronto il sugo, cuocete la pasta in abbondante acqua salata (saranno pronti entro 5 minuti circa); quindi scolatela e conditela con il sugo a base di pezzente.
Infine impiattate e aggiungete il rafano grattugiato.
CURIOSITÀ
Questa ricetta conserva gesti e sapori antichi, tramandati da generazione in generazione. I ferricelli sono realizzati ancora oggi con l’utilizzo di un “ferretto” a sezione quadrata, molto simile ad un ferro da calza. L’ingrediente principe è il “pezzente”, un insaccato prodotto da secoli con le parti più povere del maiale, che conferisce alla salsa di pomodoro sapidità e profumi inconfondibili. Per completare si aggiunge, grattugiato, il rafano, una radice fortemente aromatica e balsamica molto diffusa nella cucina tipica della Val d’Agri.