INGREDIENTI
- 1 kg di carne di maiale (solo residui come orecchie, cotenna, zampe, coda, ecc.)
- 2 bicchieri di aceto
- 1 spicchio di aglio
- 3-4 foglie di alloro
- origano q.b.
- prezzemolo q.b.
- rosmarino q.b.
- peperoncino q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
PREPARAZIONE
Pulite scrupolosamente le carni di maiale che avete scelto per la ricetta facendo attenzione ad eliminare i peli superflui. Lavate per bene.
Tagliate a grossi pezzi le carni e poi inseritele in un tegame ricoprendo il tutto con acqua fredda. Lasciate bollire a fuoco lento per circa 3 ore, schiumando se necessario.
Una volta trascorse le ore di cottura togliete la carne dal brodo e filtratelo. Tagliate a pezzettini la carne cotta.
Rimettete sul fuoco il brodo filtrato con la carne spezzettata e cuocete per mezz’ora. A metà cottura aggiungete l’aceto, l’alloro, il peperoncino, il prezzemolo, il sale, lo spicchio di aglio e le altre spezie.
Una volta pronto versate il composto in un contenitore e lasciatelo a riposo in un luogo fresco: dopo un po’ il brodo si trasformerà in gelatina.
Infine decorate con foglie di alloro.
CURIOSITÀ
La gelatina di maiale è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) della Basilicata, riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La ricetta ha origini povere: un tempo era diffusa nelle aree rurali, quando, tra i contadini, vi era la necessità di consumare anche le frattaglie. Non a caso uno dei proverbi enogastronomici più celebri è: “del maiale non si butta via niente”.
In Basilicata, con il tempo, la lavorazione della carne di maiale è diventato spesso un fatto che supera la necessità della dispensa, perpetuando invece un vero e proprio rituale, quello della maialatura.