Non tutti sanno che in Basilicata, tra verdi colline e montagne incontaminate, è nascosto un tesoro di inestimabile valore. Si tratta del tartufo, un prodotto di altissima qualità presente sul mercato nazionale e internazionale al fianco dei ben più conosciuti tartufi piemontesi, umbri e toscani.
Basilicata, terra di tartufi
Che questa regione sia terra di tartufi lo dimostrano le numerose specie presenti: il nero liscio, il bianco pregiato, il nero di Bagnoli, quello uncinato e il brumale, bianchetto o marzuolo, lo Scorzone, tutti accomunati dal fatto di essere unici dal punto di vista qualitativo.
Diversi studi genetici, condotti su vari campioni di tuber magnatum, affermano che il tartufo lucano presenta alleli tipici di alcune regioni del Sud Italia e che la loro frequenza raggiunge valori intorno al 100% solo all’interno dei campioni di questa regione.
I territori di Cuore Basilicata sono particolarmente ricchi di questo prezioso fungo, nello specifico il Monte Volturino. Curiosando tra i luoghi più umidi della valle, con l’aiuto di cani ben addestrati, non sarà difficile trovare il magnifico tartufo bianco pregiato.
Molte civiltà antiche vedevano il tartufo come un prodotto divino e dalle virtù leggendarie, tanto da associarlo agli dei. Il poeta romano Giovenale, ad esempio, sosteneva che il tartufo fosse il frutto dell’azione di un fulmine scagliato a terra dal dio Giove.
Caratteristiche e proprietà
Ogni specie ha caratteristiche differenti che vanno dai profumi muschiati ai sentori di aglio, dal colore nero scuro al giallo, fino a una scorza liscia o rugosa.
È ricco di acqua (circa 80%), con un buon contenuto di sali minerali e ridotte quantità di grassi e proteine. Possiede inoltre proprietà antiossidanti e pare abbia effetti afrodisiaci.
Particolarmente apprezzato in cucina per i suoi sapori e profumi inconfondibili, si abbina a molti primi e secondi piatti, ridotto a scaglie o grattugiato, ma anche per aromatizzare oli e formaggi.
Sagra del tartufo di Marsicovetere
Il 14 agosto, a Marsicovetere, si celebra questo prezioso prodotto del territorio con la sagra del tartufo: un percorso che si snoda attraverso gli angoli più remoti e caratteristici del paese, un tuffo a mille metri d’altezza tra sapori, tradizioni e storia locale.