La ripresa del protocollo di intesa, tra Eni, Shell, la Soprintendenza e il comune di Marsicovetere.
L’avvio del nuovo dialogo costruttivo tra l’amministrazione comunale, le società petrolifere e la Soprintendenza, è stato annunciato dal sindaco di Marsicovetere, Marco Zipparri. Un protocollo di intesa bilaterale, dove l’amministrazione comunale di Marsicovetere entra come parte attiva, nella realizzazione di importanti opere di riqualificazione e fruibilità dell’antica villa romana.
L’imponente sito archeologico, appartenente alla famiglia dei Bruttii Praesentes, è stato scoperto nel 2006, durante i lavori di posizionamento delle condotte per la realizzazione dell’oleodotto Eni in località di Barricelle, frazione di Marsicovetere. Situata ai piedi del monte Volturino e costeggiata dal torrente Molinara, affluente del fiume Agri, la Villa rappresenta una delle più rilevanti testimonianze archeologiche sia per il ritrovamento significativo che per l’estensione e la rilevanza storica.
La villa è strutturata in tre aree seguendo il modello delle ville rustiche: una parte produttiva (pars fructuaria) riservata agli impianti produttivi, in particolare dedicata alla lavorazione dei prodotti dell’agricoltura (grano, olive, uva) e per la produzione di lana; una “pars rustica” nella zona nord-orientale dove risiedeva il personale di servizio e una parte residenziale (pars urbana) abitata invece dai proprietari, che vi si recavano per trascorrere il tempo libero, molto ampia e riccamente decorata.
Di fatto, le attività di scavo hanno restituito tracce di varie frequentazioni, restituendo anche numerosi reperti appartenenti alla vita quotidiana, a quella lavorativa e alla sfera funeraria.